Apparato muscolo-scheletrico ed emozioni
Il corpo è una spia della psiche, ma il suo linguaggio deve essere “riconvertito”,
tradotto di nuovo nei termini dei conflitti psichici che non siamo stati capaci di affrontare.
Aldo Carotenuto, Amare tradire, 1991
Introduzione
Le emozioni sono l’espressione di un sentimento che portiamo dentro, un sentimento forte. Costituiscono una parte importante della nostra vita psichica e sociale: ci mettono in relazione con gli altri e, allo stesso tempo, ci rendono consapevoli di ciò che ci sta accadendo. Spesso accade di essere attraversati in un breve lasso di tempo da un tumulto di emozioni: tristezza, gioia, rabbia, paura, allegria, invidia, sorpresa, vergogna ecc.: sono fondamentali per fornire informazioni e garantire la sopravvivenza dell’individuo, assumendo un valore estremamente positivo. Danno manifestazione di sé attraverso dei cambiamenti percepibili agli altri (arrossire di vergogna, impallidire di paura) o a noi stessi (ho lo stomaco chiuso per la rabbia, tremano le gambe dalla paura), e sono oggetto di modi di dire (rodersi il fegato dalla rabbia, non ho digerito quello che hai fatto etc.). In psicologia, le emozioni sono definite come “uno stato complesso di sentimenti che si traducono in cambiamenti fisici e psicologici che influenzano il pensiero e il comportamento. L’emotività è associata a una serie di fenomeni psicologici tra cui il temperamento, la personalità, l’umore e la motivazione”. Alcune emozioni sono già presenti alla nascita, sono innate e legati a una “coscienza universale”: gioia, tristezza, rabbia, disgusto, paura, ansia, sorpresa sono alcune di queste e perciò dette primarie. Altre sono dette complesse, emergono nel corso della vita come risultato del processo adattativo alle esperienze vissute: lo stesso evento provoca reazioni diversi in individui diversi in base alla loro esperienza. A volte un’emozione legata ad un vissuto è talmente forte e dolorosa che per non creare un cortocircuito interno la trasferiamo sul corpo indicendo uno stato morboso: la Medicina Psicosomatica, branca della Medicina e della Psicologia Clinica, ricerca la connessione tra un disturbo somatico (anche generico) e la sua possibile causa di natura psicologia o emozionale. Il suo presupposto teorico vede l’essere umano come inscindibile unità psicofisica. Il Dott. Eduardo H. Grecco, psicoanalista e psicologo junghiano, uno fra i massimi esperti di Floriterapia insieme al dott. R. Orozco, dice che nell’utero il feto vive in un mondo meraviglioso, ogni esperienza è gioia; nel mondo esterno confronta le esperienze nuove con quelle vissute precedentemente: se coincidono va bene ma se non coincidono, non potendo tornare indietro, deve trovare un equilibrio fra le due esperienze; se non lo trova si crea il conflitto. Dunque, le emozioni arrivano da lontano, ognuno di noi le sperimenta e le vive a suo modo e a suo modo le riporta all’esterno, quasi come un grido di aiuto a sé stesso e a chi lo sa ascoltare. L’arte medica ha sin dall’antichità fatto suo questo concetto: vediamo come si pongono la Medicina Tradizionale Cinese, la Medicina Ayurvedica e la Medicina Occidentale.
Medicina Tradizionale Cinese
L’Arte Medica ha sentito necessità di inquadrare l’uomo in tipologie ben definite, dove l’aspetto fisico si accordava ad un determinato temperamento (ovvero comportamento emozionale) dal cui squilibrio nasce la malattia, e ogni associazione tipologia\temperamento ha le “sue” malattie. Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) la visione dell’uomo perfettamente inserito nel suo ambiente e, ha portato a dove il microcosmo ripete il macrocosmo, per una sequenzialità energetica che li lega a doppio e reciproco filo, ha portato alla formulazione di una legge universale, detta dei CINQUE MOVIMENTI- LEGNO, FUOCO, TERRA, METALLO, ACQUA. All’interno ogni movimento è compreso tutto quello che ci circonda: ora del giorno, punto cardinale, colore, odore, sapore, pianta, animale, pianeta, nota musicale, organo, viscere, emozione, parti del corpo etc. Ognuno di essi costituisce un Corpus ben definito ma in relazione energetica tale che l’uno nutre il successivo ed è nutrito dal precedente (Ciclo Sheng o della generazione), ma esiste anche un controllo (Ciclo Ke o della dominazione) dove un movimento, come un nonno, controlla il movimento che segue quello da lui generato (es. Legno nutre Fuoco, Fuoco nutre Terra = Sheng; Legno controlla Terra = Ke etc.). Queste due leggi consentono lo sviluppo armonioso della Natura e spiega il nascere della patologia se il Nonno soffoca il Nipote (Ciclo Cheng o della sopraffazione) oppure il Nipote si ribella al Nonno (Ciclo Wu o di ribellione).
L’apparato Muscolo Scheletrico è presente in due costituzioni: nel Movimento Legno- Costituzione “Epatica”, nel Movimento Acqua – Costituzione “Renale”.
- Il Movimento Legno, legato al Fegato e alla Cistifellea è l’espansione verso l’alto, la rinascita. È collegato ai muscoli e ai tendini nel senso del movimento, mentre il loro trofismo è legato al Movimento Terra, che corrisponde a Milza\Pancreas. Il fegato emozionalmente influenzala nostra capacità di fare progetti, di pianificare la vita, il “coraggio” di fare. Se il Fegato è debole, andiamo alla deriva nella vita, manca la direzione, se viene compresso e non può salire esprime collera e rabbia. Così tutti quei disturbi che bloccano il movimento – tendiniti, miositi, distrazioni o strappi muscolari, rottura dei tendini, contratture tensive spt al collo e alle spalle – indicano la difficoltà a sostenerci e ad andare avanti, fino a bloccarci del tutto, in una sorta di gabbia dove la rabbia ci chiude, e che diventa via via più stretta tanto da impedirci ogni movimento (“Fibromialgia”).
- Il Movimento Acqua, collegato a Rene e Vescica, è l’energia profonda che dà inizio e fine a tutto, è la nostra Energia Vitale che si consuma nel tempo, con l’età e il comportamento (cibo, fumo alcool, abitudini di vita etc.). È collegato alle Ossa e alle Articolazioni. Emozionalmente è la nostra Volontà, che dà struttura, forza, sostegno esattamente come fanno le Ossa. Se è in squilibrio saremo dominati dalle paure che non fanno crescere, come gli attacchi di panico, la paura del buio etc. Malattie come l’Osteoporosi sono un esempio chiaro di come la fragilità ossea esprima la fragilità energetica ed emozionale.
La Medicina Occidentale
Il Corpo è il palcoscenico di eventi psicologi inconsci, dice R Dahlke. Nella Medicina Occidentale la Medicina Psicosomatica (MP) ha trovato il suo fondamento biologico nella PNEI – Psico\Neuro\Endocrino|Immunologia, che chiarisce le relazioni tra funzionamento psicologico, secrezione di neurotrasmettitori cerebrali, ormoni (Gh. Endocrine) e funzionamento del Sistema Immunitario.
La MP trova le sue radici nella Medicina Greca Ippocratica ma dovrà aspettare S. Freud (1856-1939), W. Reich (1897-1957), A. Lowen (1910-2008), G. Groddek (1866-1934) che diedero un metodo per esplorare questo campo. Il collegamento passa attraverso la biotipologia, branca della biologia che si occupa della classificazione, dello studio dei tipi di costituzione ed esamina i rapporti esistenti tra aspetti morfologici e funzionali e stati morbosi a cui i diversi tipi costituzionali sono predisposti. Fra tutti, Martiny ebbe l’idea di collegare lo sviluppo biotipico ed emozionale allo sviluppo embrionale, da cui deriveranno le Costituzioni Omeopatiche. Ecco che emozione e formazione dell’embrione trovano il loro punto di incontro. I biotipi collegati all’apparato muscolo-scheletrico sono:
Ectoblastico, dove prevale l’Ectoderma, il foglietto embrionale esterno, a contatto col Cielo (genera cute, annessi, gli organi di senso, Sistema Nervoso Centrale, Periferico e Autonomo). Corrisponde al Fosforico dell’Omeopatia: astratto, idealista, povero di energia che si consuma rapidamente, intuitivo e sognatore, tendenzialmente pessimista e sospettoso. La sua fragilità energetica, emotiva e la sua relativa mancanza di stabilità si rifletterà sulle Ossa, impalcatura fisica e psichica: tendenza a scoliosi, cifosi, piede piatto, sterno incavato, osteoporosi.
Endoblastico dove prevale l’Endoderma, il foglietto embrionale interno (genera le ghiandole endocrine, l’apparato Digerente, Respiratorio, buona parte dell’apparato Riproduttivo e Urinario, cellule sessuali). Corrisponde al Carbonico dell’Omeopatia. Calmo, sedentario, apatico, pigro e razionale e analitico. Tende ad ingrassare fino all’obesità, predomina la vita vegetativa su quella di relazione, ama mangiare e dormire. Questo si rifletterà a livello delle Articolazioni che rappresentano la capacità di collegare il Mondo Interiore col Mondo Fisico: infiammazioni acute o croniche articolari (Malattia reumatica acuta, poliartrite cronica primaria).
Disblastico: manca equilibrio fra i foglietti embrionari. Corrisponde al Fluorico dell’Omeopatia, visto come un peggioramento della Costituzione Fosforica. Sua caratteristica è l’estrema lassità dei legamenti (lussazioni recidivanti) e notevole ipotonia muscolare che è espressione emozionale di una estrema instabilità e indecisione accompagnata da una vivacissima intelligenza che spesso lo porta a deformare la realtà in cui vive. Come patologia estrema compare osteoporosi che indica anche la mancanza di una stabilità strutturale psicofisica.
Medicina Ayurvedica
Ayur = vita, Veda = scienza è un corpus dottrinale che abbraccia tutti i campi della vita dell’essere umano, compreso quello etc. Obiettivo: insegnare uno stile di vita che preservi la buona salute fisica e mentale, che non possono essere disgiunte in una visione olistica dell’Uomo. In questa Visione i Tessuti (DHATU) sono generati l’uno dall’altro per l’azione e l’unione dei 5 BUTHA (Etere, Aria, Fuoco, Acqua, Terra), anch’essi in rapporto di reciproca distruzione\creazione. I Dhatu, prodotti nella vita intrauterina e poi mantenuti e rigenerati dagli Enzimi (DHATU-AGNI), e sono RASA (linfa e plasma) → RAKTA (cellule ematiche) → MAMSA (muscolo) → MEDO (organo adiposo e visceri) → ASTHI (osso e cartilagine) → MADJA (midollo osseo e tessuto nervoso) → SHUKRA (tessuto riproduttivo). I 5 BUTHA generano anche le Costituzioni (DOSHA), distinte i VATA, PITTA, KAPHA. L’apparato muscolo-scheletrico si manifesta in VATA. Unione di Etere e Aria è il movimento per eccellenza, secco, freddo, chiaro, dispersivo controlla tra gli altri, l’Apparato Locomotore; la sua energia è il PRANA. Psicoemotivamente socievole, attivo, entusiasta, ma anche nervoso, pauroso e ansioso. Se Vata è in equilibrio noi siamo felici, il nostro respiro è regolare, abbiamo un buon appetito, non abbiamo problemi ad espellere i prodotti di scarto. Possediamo creatività, ispirazione, mente calma e un sano desiderio. Quando non è in equilibrio soffrirà di artriti e artrosi, giunture “scricchiolanti”, spesso problemi alle cosce nel senso delle anche.
In questo viaggio emozionale psicofisico, sicuramente incompleto per motivi di spazio, ancora una volta si evidenzia l’importanza dell’unità psiche-soma: non possiamo trascurare il segnale fisico (sintomo) come segnale di sofferenza emozionale se vogliamo dare al nostro paziente una assistenza equilibrata. È quello che auspica la Medicina Funzionale che da sempre propone una visione Integrata della Medicina in una collaborazione sempre più stretta fra le varie visioni che portano comunque ad un unico obiettivo: il benessere dell’Essere Umano.
Bibliografia
Dahlke; Malattia come Simbolo; Ed MEDITERRANEE, 2010
H. Grecco; Amore, Sessualità ed Essenze Floreali; Ed. CONTINENTE s.r.l.; 2001
M.Martiny: Hippocrate e la Medicine; FAYARD Ed., Paris; 1964
L.Vannier: La Typologie; Doin, Paris ;1928
Ranade; Trattato di Medicina Ayurvedica; Ed. Il Punto d’Incontro; 2016